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La carota... viola!

Frutto dal sapore particolarmente gradevole, la mela, oltre ad avere un forte valore simbolico, gode anche di grande fama, tramandata sia dalla tradizione biblica che dalla mitologia.

Appartiene alla famiglia delle Rosacee e il suo albero, che può raggiungere fino agli 8 metri d’altezza, è il melo, originario dell'Asia centrale la cui comparsa risale al Neolitico. È presente attualmente con circa 2000 varietà.

La mela si è diffusa, attraverso il Medio Oriente, dapprima in Egitto lungo la valle del Nilo e, successivamente, in Grecia. Grazie alle conquiste dell’Impero Romano giunse in Occidente e da qui, in tutta l’Europa continentale.

Oggi il melo è l’albero più coltivato nel mondo, non solo per la bontà dei frutti ma anche per la loro facilità di trasporto e conservazione.

Tra le varietà di mele più comuni troviamo la mela Fuji, la mela rossa, la mela gialla, la mela verde e la mela renetta.

Per circa l'85% del loro peso le mele sono costituite da acqua. La restante parte è costituita soprattutto da carboidrati e da Vitamine, tra cui la vitamina A, E, C. Numerosi sono i suoi utilizzi industriali: vengono impiegate per i dolci, per la produzione di succhi, liquori e creme. Nella nostra penisola la produzione di mele è abbondante e di ottima qualità.

Il famoso detto popolare “Una mela al giorno leva il medico di torno” ha un fondamento di verità: la mela è considerata infatti un rimedio per tantissimi problemi. Questo frutto contiene pochissime proteine e i grassi sono quasi assenti. È un frutto ricco di vitamina B1, che combatte inappetenza, stanchezza e nervosismo e la B2 che facilita la digestione, protegge le mucose della bocca e dell’intestino e rinforza capelli e unghie. Ma i pregi della mela non finiscono qui. Essa è ben tollerata dai diabetici perché ha pochi zuccheri e contiene circa il 2% di fibre tra cui la pectina.

Sono quattro le mele che hanno fatto la storia: la mela che fece cadere in tentazione Adamo ed Eva dando origine al peccato originale; la mela d'oro che Paride diede in premio ad Afrodite poiché era, secondo lui, la più bella dea dell'Olimpo; la mela posta sulla testa del figlio di Guglielmo Tell affinché egli la colpisse con una freccia; la mela che, secondo la tradizione, cadde in testa a Isaac Newton facendogli intuire la legge di gravitazione universale.

 

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