La varietà ti frutta

Incontra la frutta e la verdura dei tuoi bisnonni: riscopri le varietà in via di estinzione. Frutti come susine mirabelle, mele ruggine, biricoccoli, cotogni, giuggiole, nespole, more di gelso, corniole, corbezzoli. E ancora ortaggi come ramolacci, cardi, topinambur… molti di noi non li hanno mai visti, ma fino a poche decine di anni fa questi alimenti erano molto comuni, tanto che sopravvivono in alcuni modi di dire.

Alla lista potremmo aggiungerne molti altri, infatti ogni territorio, regione, valle e cocuzzolo aveva le proprie varietà di mele, pomodori, patate: una caratteristica che si chiama agro-biodiversità. Poi, con gli anni e con il fatto che in tutto il mondo prevale l’agricoltura su larga scala, sono rimaste solo poche varietà, le più produttive, le più commerciabili, le più belle, le più facili da conservare e da coltivare. Però è davvero un peccato che sia così difficile assaggiare il sapore dolce delle more di gelso o quello acidulo delle piccole corniole rosse.

Meno male che in tutto il mondo ci sono degli appassionati agronomi che cercano e recuperano, come dei detective, i semi più rari e li custodiscono in Banche delle specie antiche, per salvare dalla scomparsa frutta e verdure dimenticate.
Così magari anche tu, un giorno, potrai assaggiare un corbezzolo o un pomodoro nero, oppure piantare un melo uguale a quello che aveva il tuo bisnonno.
Pensa che l’Italia è il Paese Europeopiù ricco di biodiversità, con le sue 12.000 specie vegetali, fra le quali circa 1.000 sono presenti solo nel nostro del territorio.
Lo dice il WWF, che però ha anche precisato "… che molte di loro oggi sono in pericolo e stanno per scomparire".
È importante proteggerle!
Per garantire la sopravvivenza delle specie vegetali è nata “l'arca di Noè della biodiversità”.
Si trova nel Circolo Polare Artico e contiene milioni di semi provenienti da tutti i Paesi del mondo, con lo scopo di proteggere le colture e salvarle dall’estinzione.

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